Trevisan Terenzio

Trevisan Terenzio San Donà di Piave (Ve) - 26.8.1951
Via Piavon, 1 - 30027 San Donà di Piave (Ve)
Tel. 0421.316067
Incisore e pittore. Pratica l’attività calcografica dal 1977 ed opera prevalentemente con le tecniche della acquaforte, acquatinta e puntasecca. Ha realizzato numerose matrici. Stampa in proprio. Dal 1986 ha allestito diverse personali e collettive.

Terenzio Trevisan guarda all’incisione come a uno strumento su cui misurare la propria esperienza del mondo, ma contemporaneamente piega questa tecnica particolare alle esigenze della sua indagine sul mondo. Per mezzo dell’incisione, il racconto della realtà, o ancor meglio, di una surrealtà o realtà metaforica del soggetto, si fa più ricco di significati e variegato perché, per dirla con le parole stesse dell’artista, «questo mezzo espressivo offre un’occasione in più per aprire porte su mondi misteriosi» che si intersecano in ciò che vediamo. Qualcosa di «intrigante» di strano e inquietante si fa strada. Talvolta, nel bel mezzo della realizzazione di un dipinto, l’artista sente la necessità di indagarne un dettaglio, di approfondire l’analisi e la trama di un particolare. Ecco allora giungere in soccorso l’incisione, come procedimento in grado di andare ancor più in profondità nello studio del tema in questione, proprio grazie alla tridimensionalità e, quasi, scavo, ferita, metaforica apertura del segno incisorio. In questi casi si crea un controcanto tra il dipinto (o il disegno) che l’artista va realizzando e l’incisione; contrappunto che permette di vedere sotto un altro aspetto o da un’altra angolatura ciò che si sta facendo, oppure permette di realizzare un’idea nuova, un nuovo gioco metafisico, emerso inaspettatamente nella realizzazione del dipinto, ma che non è possibile in esso realizzare. Se aveva ragione Baudelaire a dire che la natura è una foresta di simboli, a poco a poco anche l’opera dell’artista diventa una fitta trama di segni, quella rete e tessitura di relazioni in cui ogni oggetto rappresentato si lega agli altri grazie a profonde e meditate valenze poetiche.
Paolo Frasson